La storia
Accanto ad una variegata produzione agricola, negli anni 80 del 1800 si introdusse la coltivazione delle viole:
esse provenivano dalla località francese di Ollioulles-Var ad opera di alcuni emigranti stagionali villanovesi che ne avevano appreso la tecnica di coltivazione.
Le colture in pieno campo erano riparate dal freddo con cannicci – realizzati con canne palustri legate insieme e poste su sostegni in legno – orientati a mezzogiorno.
A seguito della realizzazione della tratta ferroviaria Genova-Ventimiglia, terminata alla fine del 1873, la produzione di violette di Villanova d’Albenga, oltre al mercato nazionale, ebbe l’accesso ai mercati del nord Europa.
La raccolta veniva effettuata manualmente dalle donne delle famiglie villanovesi a partire dalla metà di ottobre per concludersi a fine marzo. I fiori erano composti in mazzi di 24 attorniati dalle foglie delle stesse violette e legati allo stelo con un filo di cotone. I mazzetti erano poi spediti in cestini di canne preparati appositamente anch’essi a Villanova.
A fine fioritura le foglie venivano recise per essere esportate a Grasse (Francia) dove erano utilizzate per la produzione dell’essenza di violetta.
La coltivazione delle viole divenne così importante da essere rappresentata anche nello stemma comunale con un mazzetto di violette posto accanto alle torri medioevali.
Alla fatica ed alla dedizione delle donne villanovesi si dedica questa statua.
Il Comitato
Tutto ha origine quando il 4 Novembre 2015 innanzi al Comune di Villanova Luigi Reale incontra Flavio Furlani’ e gli chiede: “Un da l’è a statua da donna de Viuette?”, lui risponde: “A l’è in tu magazin de Cappato”; allora Luigi gli dice: “Vegne cun mi che miemmu un da a mettemmu”. …da lì ha avuto tutto inizio.
Il Comitato “La Donna delle violette” viene legalmente costituito il 22 settembre 2016; contestualmente si apre un conto dedicato alla raccolta fondi.
…ci diamo da fare!
A febbraio 2016 l’Associazione Pro Loco di Villanova organizza una polentata il cui ricavato viene destinato alla fusione in bronzo della statua e con questo primo contributo prende avvio la raccolta fondi.
Nell’agosto 2016, una “Mostra d’arte” con opere di diversi artisti villanovesi diventa l’occasione per esporre il modello in gesso alabastrino delle futura statua dell’artista Flavio Furlani
La statua
Il 28 Marzo 2018 viene finalmente effettuato il trasporto della statua alla Fonderia Artistica Mapelli di Cesate, Milano
Il 27 Luglio “la Donna delle Violette” ritorna a Villanova.